-
Mobbing
1) Cosa si intende per mobbing?
Il mobbing è un fenomeno complesso che può esprimersi attraverso diverse forme, quali emarginazione, continue critiche, diffusione di maldicenze, assegnazione di compiti dequalificanti arrivando perfino a “sabotaggi” o azioni illegali. Le condizioni perché si possa parlare di mobbing, tuttavia, sono la presenza della durata e sistematicità di tali azioni. Infatti, se le attività che danno luogo al mobbing prese singolarmente possono non essere distruttive, è l’atteggiamento persecutorio ed il ricorso ad esse continuativamente che diventa una subdola strategia di destabilizzazione della persona lavoratrice. Importanti ricerche sul mobbing sottolineano le conseguenze estreme del fenomeno: danni alla salute della vittima, alla vita di relazione, alla professionalità. Conseguenze negative si riversano anche sulla famiglia del mobbizzato comportando problematiche sia di natura economica che relazionale (figli, coniuge, genitori). Il danno si estende anche alla stessa comunità: il sistema sanitario nazionale, infatti, deve sostenere costi per terapie, ricoveri, medicine, con un aumento degli oneri sociali, quali sussidi, pensioni anticipate, mobilità, invalidità, ammortizzatori. Il mobbing ha costi elevati per l’azienda, diretti o indiretti dovuti ad un generale malessere che incide sulla produttività, le lunghe assenze del lavoratore per malattia, la perdita d’immagine dell’azienda che può comportare conseguenze nel mercato, la perdita di lavoratori capaci, le denunce e le vertenze promosse dai mobbizzati.
2) Cosa sono i Punti di Ascolto Antimobbing della Regione FVG?
Con la Legge Regionale 8/04/2005 n° 7 sulla prevenzione e la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori dalle molestie morali e psico-fisiche nell’ambiente di lavoro, la Regione Friuli Venezia Giulia ha inteso acquisire la Risoluzione del Parlamento Europeo che già nel 2002 sollecitava gli Stati membri a porre maggiore attenzione alle condizioni dei lavoratori in tutta la UE. Infatti la stessa Risoluzione 2001/2339 constatava che il mobbing è ancora un grave problema negli stati dell’Unione, che ancora pochi casi vengono segnalati e che permangono difficoltà nel trovare strumenti efficaci per prevenire e contrastare il problema. Il Friuli Venezia Giulia è tra le prime regioni italiane ad essersi fatta carico di azioni positive per sviluppare una cultura rispettosa dei diritti della persona lavoratrice, migliorandone la qualità della vita e delle relazioni sociali nei contesti lavorativi.
3) Come posso mettermi in contatto con i Punti di Ascolto Antimobbing a Udine e Pordenone?
I lavoratori interessati possono rivolgersi al Punto di Ascolto Antimobbing accreditato della Provincia di Udine presso la Provincia di Udine in Palazzo Belgrado, p.zza Patriarcato n° 3 a Udine nelle seguenti giornate:
lunedì-mercoledì ore 11.00-19.00
giovedì ore 10.00-16.00
e presso l’infopoint di Tolmezzo nella sede della Provincia di Udine in via Carnia Libera 1944 a Tolmezzo nella giornata di
martedì ore 11.00-16.00
vai al sito della Provincia di Udine http://www.provincia.udine.it/sociale/antimobbing/Pages/default.aspx
e-mail: antimobbing@provincia.udine.it
oppure nel Punto di Ascolto accreditato della UST-CISL e Provincia di Pordenone presso Villa Carinzia in viale Martelli 51 a Pordenone
da lunedì a venerdì dalle ore 15.00 alle 19.00.
e-mail: antimobbing@provincia.pordenone.it
4) Come funzionano i Punti di Ascolto Antimobbing della Regione FVG?
I PUNTI DI ASCOLTO ANTIMOBBING DELLE PROVINCE DI UDINE E PORDENONE
a) ACCOGLIENZA
Le lavoratrici ed i lavoratori che si ritengono vittime di “mobbing” vengono accolti dalle operatrici dei Punti di Ascolto le quali effettuano l’ascolto raccogliendo i dati e la documentazione, se esistente, concernente la situazione di vessazione presentata. In questa prima fase le operatrici cercano di comprendere al meglio la situazione di malessere descritta evidenziando tutti gli aspetti critici che emergono per poter meglio orientare le richieste dei lavoratori.
b) CONSULENZA
Sulla base delle evidenze che emergono e coerentemente con le attese del lavoratore, le operatrici provvedono a fissare gli appuntamenti con i professionisti incaricati, ricorrendo alle figure professionali previste dalla legge regionale: psicoterapeuta o psichiatra, medico del lavoro, medico legale, avvocato. Le prestazioni dei professionisti non contemplano terapie psicologiche e mediche, né assistenza legale e si qualificano come mera consulenza. Dopo aver studiato la situazione dichiarata dal lavoratore e la documentazione, i professionisti propongono al lavoratore delle strategie per affrontare la situazione di vessazione sul lavoro.
c) SOSTEGNO E PREVENZIONE
Il sostegno e la prevenzione si concretizzano nelle strategie offerte, tese ad un miglioramento della situazione lavorativa dell’utente. Sono previsti inoltre: l’orientamento del lavoratore verso la rete dei servizi e degli interlocutori territoriali ed il sostegno con attività di feed-back e percorsi di empowerment.
d) MONITORAGGIO
E’ prevista la collaborazione dei Punti di Ascolto Anti-mobbing con le strutture preposte alla sicurezza nell’ambiente di lavoro, in merito alla raccolta di dati statistici sul fenomeno del mobbing.Il Mobbing
Il mobbing è un fenomeno complesso che può esprimersi attraverso diverse forme, quali emarginazione, continue critiche, diffusione di maldicenze, assegnazione di compiti dequalificanti arrivando perfino a “sabotaggi” o azioni illegali. Le condizioni perché si possa parlare di mobbing, tuttavia, sono la presenza della durata e sistematicità di tali azioni. Infatti, se le attività che danno luogo al mobbing prese singolarmente possono non essere distruttive, è l’atteggiamento persecutorio ed il ricorso ad esse continuativamente che diventa una subdola strategia di destabilizzazione della persona lavoratrice. Importanti ricerche sul mobbing sottolineano le conseguenze estreme del fenomeno: danni alla salute della vittima, alla vita di relazione, alla professionalità. Conseguenze negative si riversano anche sulla famiglia del mobbizzato comportando problematiche sia di natura economica che relazionale (figli, coniuge, genitori). Il danno si estende anche alla stessa comunità: il sistema sanitario nazionale, infatti, deve sostenere costi per terapie, ricoveri, medicine, con un aumento degli oneri sociali, quali sussidi, pensioni anticipate, mobilità, invalidità, ammortizzatori. Il mobbing ha costi elevati per l’azienda, diretti o indiretti dovuti ad un generale malessere che incide sulla produttività, le lunghe assenze del lavoratore per malattia, la perdita d’immagine dell’azienda che può comportare conseguenze nel mercato, la perdita di lavoratori capaci, le denunce e le vertenze promosse dai mobbizzati.
Ultime News
- PER UN APPROCCIO DI PREVENZIONE AD OGNI FORMA DI ESTREMISMO VIOLENTO 20 Marzo 2021
- Adolescenti e reclutamento Online 6 Ottobre 2020
- Riapertura Centro di sostegno ed aiuto 6 Ottobre 2019
- CHIUSURA VACANZE ESTIVE 1 Agosto 2019
- Aggiornamento convegno annuale 21 Giugno 2019
Archivio News
- Marzo 2021
- Ottobre 2020
- Ottobre 2019
- Agosto 2019
- Giugno 2019
- Maggio 2019
- Marzo 2019
- Febbraio 2019
- Ottobre 2018
- Agosto 2018
- Febbraio 2018
- Novembre 2017
- Settembre 2017
- Giugno 2017
- Maggio 2017
- Novembre 2016
- Settembre 2016
- Agosto 2016
- Giugno 2016
- Aprile 2016
- Marzo 2016
- Febbraio 2016
- Novembre 2015
- Ottobre 2015
- Agosto 2015
- Febbraio 2015
- Febbraio 2014